Il capitale nazionale accumula la metà degli investimenti immobiliari nel primo trimestre
Diversi indicatori mostrano che “è un buon momento per investire nel settore immobiliare in Spagna.” Lo ha dichiarato pochi giorni fa Eloy Bohúa, CEO di Planner Exhibitions, prima dell’inizio di SIMA, il più grande evento immobiliare della Spagna, in un’intervista rilasciata a Urbanitae.
Come sottolinea il responsabile del Salone, nonostante l’incertezza geopolitica ed economica, l’immobiliare continua a profilarsi come un investimento rifugio e le notizie provenienti dall’Europa lasciano intravedere prossime riduzioni dei tassi d’interesse.
In questo contesto, il nostro paese dimostra il suo grande potenziale come destinazione di investimento immobiliare posizionandosi nella top 10 dei paesi europei più attraenti per gli investitori nel 2024. Secondo l’ultimo rapporto European Investor Intentions Survey 2024, realizzato da CBRE, che misura l’appetito degli investitori nei principali mercati europei, la Spagna occupa il quarto posto, dietro a Regno Unito, Germania e Polonia. Inoltre, è l’unica nazione ad avere due città in questa classifica, evidenziando le buone previsioni per il settore immobiliare. Madrid, al terzo posto, e Barcellona, al settimo, sono i due punti nazionali con maggiore interesse per gli investitori.
Comportamento degli investimenti nel primo trimestre
Nel suo bilancio del primo trimestre dell’anno, CBRE stima che il volume degli investimenti immobiliari in Spagna abbia raggiunto i 2.100 milioni di euro. Una cifra inferiore ai quasi 2.900 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, i dati sugli investimenti registrati nel secondo e terzo trimestre del 2023 sono stati più contenuti, con volumi simili a quelli osservati in questo primo trimestre dell’anno.
Nonostante la diminuzione registrata, la società di consulenza prevede una maggiore dinamica nella crescita economica, soprattutto nella seconda metà dell’anno, una volta confermato l’inizio dei tagli dei tassi di interesse da parte della BCE questa estate. Le previsioni di CBRE parlano di un incremento moderato fino al 10% nel 2024, per raggiungere i 12.500 milioni di euro, secondo il suo ultimo rapporto Real Estate Market Outlook 2024.
I dati della società di consulenza rivelano anche che il capitale nazionale ha accumulato nel primo trimestre praticamente la metà degli investimenti (49%). Seguono il capitale sudafricano, che con il 14% è stato dietro a grandi operazioni, e quello del Regno Unito, con il 13%.
Per quanto riguarda il profilo degli investitori, family offices e investitori privati continuano ad essere i più attivi, rappresentando il 19% del totale degli investimenti. Inoltre, sono anche i meno dipendenti dal finanziamento.
Per regioni, Madrid e Barcellona concentrano il 49% dell’investimento totale, seguite dalla Comunità Valenciana e dalle Isole Canarie, con il 10% in entrambi i casi.
Il retail, leader nell’attrazione degli investimenti
D’altra parte, l’investimento nel retail in Spagna è iniziato con forza nei primi mesi del 2024, con un volume di investimento totale vicino ai 760 milioni di euro (il 275% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Un segmento in crescita per CBRE, che si colloca in prima linea per volume di investimenti, concentrando il 36% del totale transato a livello nazionale. Questi dati sono ancora più rilevanti, se si considera che il bilancio di questo primo trimestre triplica il volume investito nello stesso periodo dell’anno precedente.
Si deve anche sottolineare l’interesse generato in questo segmento da parte degli investitori stranieri, che hanno rappresentato il 90% delle transazioni. Si distingue anche l’investimento nei centri commerciali, che hanno accumulato l’81% degli investimenti nel retail, davanti all’alimentare (16%) e al high street (3%).
Infine, il settore alberghiero raggiunge la seconda posizione, con il 27% dell’investimento totale dei primi mesi dell’anno, seguito dal living (residenziale in affitto, residenze per studenti, flex living e senior living) con 400 milioni di euro investiti, il 18% del totale; industriale (8% e 160 milioni) e uffici (7% e 140 milioni).