2025: Un buon anno per l’investimento immobiliare? Gli esperti rispondono
Dopo diversi anni di incertezze e aggiustamenti, il 2025 si prospetta come un periodo di grande dinamismo per gli investimenti immobiliari in Spagna. Gli esperti concordano sul fatto che il settore immobiliare registrerà una crescita significativa, attribuibile principalmente a una combinazione di fattori come una maggiore stabilità negli indicatori macroeconomici, l’attraente redditività che il settore continua a offrire, il calo dei tassi di interesse e l’attrattiva di segmenti come il living, il settore alberghiero e il retail, tra gli altri.
Living e settore alberghiero, i più attraenti
Secondo il rapporto Real Estate Market Outlook 2025 di CBRE, il volume degli investimenti in Spagna dovrebbe raggiungere i 16 miliardi di euro quest’anno. Ciò rappresenta un aumento del 15% rispetto ai 14 miliardi dell’anno precedente, consolidando il trend di crescita avviato nel 2024.
- Il segmento living, secondo la società di consulenza, continuerà a guidare la raccolta di capitali, rappresentando tra il 30% e il 35% dell’investimento totale in Spagna e in Europa. Nonostante si preveda la concessione di 138.000 permessi per nuove costruzioni, l’offerta continuerà a non soddisfare la domanda, portando a un aumento del 5,3% dei prezzi delle abitazioni. D’altra parte, le compravendite diminuiranno del 2,3%, stabilizzandosi in un range di 600.000-650.000 operazioni annuali.
- Per quanto riguarda il settore alberghiero, si stima che assorbirà tra il 20% e il 25% dell’investimento totale, beneficiando di un aumento del 3,4% nel numero di viaggiatori e di miglioramenti del 4,7% nella tariffa media giornaliera (ADR) e del 5% nei ricavi per camera disponibile (RevPAR). Si prevede un interesse crescente per gli asset di lusso, i progetti di riconversione e gli sviluppi a uso misto. Inoltre, le branded residences e gli appartamenti con servizi emergono come opzioni interessanti in destinazioni meno tradizionali.
- Il retail, che ha registrato un notevole rimbalzo del 121% nel 2024, manterrà la sua dinamica positiva e potrebbe rappresentare fino al 20% dell’investimento totale. CBRE prevede una crescita del 3% nelle vendite, sostenuta dalla ripresa dei consumi privati e del turismo. In questo contesto, la domanda di locazioni continuerà a spingere verso l’alto i canoni prime, con un aumento medio del 3% nelle principali aree commerciali.
- Il mercato degli uffici rimarrà stabile a Madrid, con 550.000 m² contrattati, mentre a Barcellona si potrebbe registrare un aumento del 20% nell’assorbimento annuale. Gli investimenti si concentreranno su asset di alta qualità e in ubicazioni strategiche, con il segmento Midcaps che avrà un ruolo di primo piano. Inoltre, la riconversione degli spazi per usi residenziali o alberghieri – tendenza che nel 2024 ha raggiunto i 250.000 m² – continuerà a rafforzarsi.
- Il settore logistico continua a crescere, con un assorbimento nazionale che ha superato i 2,5 milioni di m² nel 2024, segnando un incremento del 23% rispetto all’anno precedente. CBRE prevede che l’assorbimento rimarrà stabile, mentre i canoni prime continueranno ad aumentare a causa della forte domanda e della scarsa offerta di nuovi spazi. Con un investimento che oscillava tra il 10% e il 15% nel 2024, questo settore continuerà a essere un pilastro chiave del mercato immobiliare nel 2025.
In linea con CBRE, Mikel Echavarren, presidente e CEO di Colliers, sottolinea che nel 2025 il mercato immobiliare continuerà il suo percorso di crescita e diversificazione. Questo avverrà con un aumento moderato degli investimenti compreso tra il 15% e il 20%. Secondo la società di consulenza, il settore alberghiero continuerà a essere un obiettivo prioritario per gli investimenti istituzionali, così come i settori industriale e logistico, come riportato da El Economista.
Per quanto riguarda il settore residenziale, Colliers prevede che nel 2025 le nuove costruzioni si distingueranno per qualità e sostenibilità, con un’offerta limitata che continuerà a spingere al rialzo i prezzi. Inoltre, la riduzione dei tassi di interesse favorirà l’accesso alla casa.
Residenziale, pilastro dell’investimento immobiliare
Tutti gli esperti concordano sul fatto che il mercato residenziale continuerà a essere un pilastro fondamentale per gli investimenti immobiliari in Spagna. Secondo la Unión de Créditos Inmobiliarios (UCI), nel 2025 si prevede un aumento del 10% nelle concessioni ipotecarie, raggiungendo circa 400.000 operazioni nel corso dell’anno.
Questa crescita dipenderà dall’evoluzione delle politiche monetarie e dalla disponibilità di immobili, consolidando così la ripresa del settore dopo anni di instabilità. Oltre alla riduzione dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE) – che renderà il credito più accessibile, facilitando l’acquisto di case e stimolando nuove costruzioni – e all’aumento degli investimenti, altri fattori che favoriranno questo sviluppo saranno la crescita del modello build to rent, con una maggiore incidenza della costruzione di edifici destinati all’affitto, e la diffusione della costruzione industrializzata e modulare, considerata una soluzione alla carenza di abitazioni accessibili. Infine, si prevede una maggiore diversificazione degli investitori stranieri, con un aumento di capitali provenienti da Francia, paesi nordici, Stati Uniti e America Latina, sebbene britannici e tedeschi continueranno a guidare gli investimenti.
Prezzi delle abitazioni in aumento
Per quanto riguarda i prezzi, sebbene non si prevedano aumenti bruschi, la mancanza di offerta continuerà a spingerli verso l’alto. In questo senso, UCI stima che il prezzo delle abitazioni continuerà a salire nel 2025, con un incremento del 5% per l’acquisto e fino al 10% per gli affitti, soprattutto nelle grandi città e nelle aree costiere.
Tuttavia, la mancanza di abitazioni accessibili rimarrà un problema strutturale, colpendo sia gli acquirenti che gli inquilini, in particolare i giovani e le famiglie con redditi medi. Inoltre, il settore dovrà adattarsi alle nuove normative ambientali e avanzare verso un’edilizia più sostenibile.
Infine, un recente rapporto di Bankinter, che analizza anch’esso le prospettive del mercato immobiliare per il 2025, ha rivisto al rialzo le sue previsioni sui prezzi delle abitazioni, stimando un aumento dell’8% per il 2024 e del 5% per il 2025. Inoltre, sottolinea che la riduzione dei tassi di interesse, un mercato del lavoro solido e la scarsità di offerta continueranno a spingere la crescita del settore.