Il finanziamento alternativo: chiave per il settore immobiliare nei prossimi tre anni
72 miliardi di euro. Questo è il volume di finanziamento di cui il settore immobiliare avrà bisogno nei prossimi tre anni, secondo il rapporto “The Lending Property Telescope”, redatto dalla società di consulenza EY. Di questo importo, 56 miliardi di euro saranno destinati a progetti “a reddito”, mentre i restanti 16 miliardi saranno dedicati alla promozione di residenze per la vendita al dettaglio.
Le difficoltà di accesso al capitale in un contesto di tassi di interesse elevati hanno caratterizzato tutto il 2024. Secondo questa analisi, tale situazione ha favorito i fondi di debito, che rappresentano ora il 21% del volume (2,3 miliardi di euro).
Tuttavia, le banche spagnole hanno mantenuto un ruolo importante nell’erogazione di crediti. Più di 6,8 miliardi di euro (escludendo i mutui per privati e promotori) conferiscono loro una quota di mercato del 63% e un’esposizione totale di 35 miliardi di euro in debito. L’attività delle banche internazionali è rimasta allo stesso livello dell’anno precedente, una stabilizzazione dovuta in gran parte all’assenza di operazioni “core”.
In cosa differiscono i prestiti dei fondi di debito rispetto a quelli concessi dalle banche?
Il rapporto di EY evidenzia che la durata media dei prestiti bancari è di circa sei anni, mentre quelli concessi dai fondi di debito hanno una durata inferiore ai tre anni. Ciò è dovuto alla loro natura “Value Added”, che consiste nell’accompagnare gli investitori nelle fasi iniziali del piano aziendale fino alla stabilizzazione, con un fattore di rischio legato alla natura del progetto. Anche il contesto normativo, molto più rigoroso per le banche, gioca un ruolo significativo.
Questa durata media più breve ha portato negli ultimi anni a una crescente dinamicità del credito, aumentando la concorrenza e migliorando le condizioni per gli investitori. L’impulso verso prodotti sempre più innovativi, così come la collaborazione tra finanziatori tradizionali e alternativi, è un’altra conseguenza di questo nuovo scenario di finanziamento.
Finanziamento alternativo: l’ascesa del crowdfunding immobiliare
In questo scenario, il finanziamento alternativo continua a guadagnare terreno, al punto che gli esperti prevedono che sarà determinante nei prossimi tre anni. In questo periodo, il debito necessario per lo sviluppo o la ristrutturazione di progetti raggiungerà i 20,7 miliardi di euro (37% del totale stimato di 56 miliardi di euro).
Nel settore del finanziamento alternativo, il crowdfunding si sta consolidando sempre di più e continua a crescere.
Secondo un’analisi realizzata da Urbanitae, basata su dati pubblici delle principali piattaforme di finanziamento partecipativo attive in Spagna, il volume finanziato ha registrato una crescita del 71% su base annua tra gennaio e agosto 2024. Questo andamento positivo conferma la crescita dell’anno precedente, che aveva segnato un aumento dell’84% rispetto al 2022.
Questa tendenza è evidente anche in Europa. In attesa di dati completi per il 2024, il Real Estate Crowdfunding Report 2023, redatto dal Politecnico di Milano e Walliance, rileva che questo settore ha raggiunto nel 2023 un finanziamento cumulativo di 52,7 miliardi di euro a livello globale. In Europa, le principali piattaforme hanno raccolto oltre 12,4 miliardi di euro, con mercati in forte crescita come Francia, Germania e Italia.