Spagna, tra i primi 10 per gli investimenti immobiliari globali
Il rapporto Global Capital Flows di Colliers colloca la Spagna tra le destinazioni più ambite per investire nel settore immobiliare. In particolare, il nostro paese si posiziona tra i primi tre enclavi europei preferiti per gli investimenti e all’ottavo posto nella classifica mondiale. Secondo la società di consulenza, la Spagna ha attratto un totale di 2,21 miliardi di dollari (2,06 miliardi di euro) di investimenti immobiliari da giugno a dicembre 2023. Questi numeri spingono l’immobiliare spagnolo a scalare posizioni fino ad arrivare nella “top 10” degli investimenti immobiliari globali.
Il Regno Unito, con 8,417 miliardi di dollari, apre la classifica come principale destinazione per i capitali transfrontalieri nel settore immobiliare globale. Seguono gli Stati Uniti e il Giappone, con rispettivamente 8,278 miliardi e 4,629 miliardi di dollari. Liquidità, trasparenza e prezzi competitivi hanno portato questi tre paesi a guidare gli investimenti.
Germania (4,279 miliardi di dollari), Cina (3,896 miliardi di dollari), Canada (2,686 miliardi di dollari), Australia (2,387 miliardi di dollari) e Spagna, che si piazza all’ottavo posto, completano la lista. Singapore (2,124 miliardi di dollari) e Francia (1,790 miliardi di dollari) occupano le ultime posizioni.
Insieme, i primi quattro paesi europei – Regno Unito, Germania, Spagna e Francia – accumulano il 41% del capitale totale investito a livello mondiale (16,696 miliardi di dollari), confermando così la grande attrattività dei mercati europei per gli investitori internazionali.
Secondo il rapporto, il comportamento degli investimenti nel 2023 è stato lento e disomogeneo a causa della crescita economica disparata e degli aggiustamenti dei prezzi in diversi mercati. Allo stesso modo, l’inflazione sostenuta, insieme all’aumento dei tassi di interesse, ha influenzato direttamente l’attività di investimento, specialmente in Europa e in Nord America.
Stabilità economica, quadro normativo favorevole e offerta diversificata di asset
Tuttavia, la Spagna è un’eccezione nel contesto europeo, poiché è uno dei pochi paesi del continente che è riuscito a mantenere un ritmo dinamico negli investimenti, nonostante la situazione economica attuale e il contesto geopolitico.
Secondo la società di consulenza, la stabilità economica, un quadro normativo favorevole e la sua offerta diversificata di asset sono la chiave dello scenario favorevole per gli investimenti immobiliari nel nostro paese, che ha consolidato la sua posizione come destinazione d’investimento irresistibile per acquirenti e investitori.
E non è difficile capirlo, perché la Spagna è una destinazione chiave per gli stranieri, sia per il suo eccellente clima e qualità della vita, che per il suo patrimonio o semplicemente perché è una grande potenza turistica. In questo senso, il nostro paese ha raggiunto un traguardo significativo, diventando nel 2023 la principale destinazione turistica mondiale, superando per la prima volta nella sua storia la Francia. Il settore turistico, rivitalizzato dopo la pandemia, sta attualmente vivendo il suo miglior momento da quattro anni a questa parte. Questo ha indubbiamente un impatto diretto sul settore immobiliare spagnolo, in particolare nel segmento residenziale.
Non c’è dubbio che la Spagna sia una delle destinazioni più attrattive per gli investimenti, anche se non bisogna trascurare il possibile impatto della recente eliminazione del permesso di residenza per gli investimenti immobiliari in Spagna, noto come “Golden Visa”. Questa misura influirebbe su meno dell’1% delle abitazioni acquistate annualmente in Spagna, quindi secondo gli esperti, l’impatto sul mercato immobiliare sarà molto limitato.
Il Ministero ha già avviato il processo di eliminazione di questo visto, che concede la residenza in Spagna agli stranieri che investono mezzo milione di euro o più in immobili. L’obiettivo principale è ridurre la speculazione in città come Madrid, Barcellona o Alicante.
Questa notizia giunge in un momento in cui l’acquisto di case da parte di stranieri rappresenta il 15% di tutte le acquisizioni, secondo i dati del Registro spagnolo, come riportato nel suo Annuario 2023 delle Statistiche del Registro Immobiliare.