Cos’è l’investimento collettivo?

La inversión colectiva abarca fondos mixtos, ETF, crowdfunding...

Cos’è l’investimento collettivo?

Sappiamo che la diversificazione è una delle regole di base degli investimenti. Tuttavia, se per ottenere un portafoglio diversificato dovessimo investire in azioni di diverse società, settori e paesi; in titoli di stato di diversi governi e in obbligazioni private di economie diverse, e allo stesso tempo diversificare in immobili, materie prime, ecc., dovremmo essere ricchi. Ma non preoccupatevi, per questo c’è l’investimento collettivo.

Non conoscete ancora? L’istituzione di investimento collettivo più conosciuta sono i fondi comuni di investimento. In Spagna sono emersi negli anni ’80 e da allora fanno parte del portafoglio di investimenti di molti spagnoli. Il principale vantaggio di questi strumenti è che consentono di investire piccole somme in una vasta gamma di attività.

Investimento collettivo di base: i fondi comuni di investimento

Secondo l’Osservatorio Inverco, tuttavia, tra i prodotti sottoscritti dagli risparmiatori, i fondi comuni di investimento occupano la seconda posizione con il 21%. L’opzione più diffusa sono i depositi bancari – tenere i soldi in banca – e, al terzo posto – dietro ai fondi -, figurano i piani pensionistici, con il 19%.

Ci sono molti tipi di fondi e molte modalità per classificarli. Una prima distinzione riguarda il tipo di attivo. Così, troviamo fondi comuni mobiliari, cioè quelli che investono in azioni, obbligazioni, ecc., e fondi comuni immobiliari, che investono principalmente in attività immobiliari destinate all’affitto.

Nella prima categoria, la più diffusa, troviamo, tra gli altri:

  • Fondi di reddito fisso: Investono principalmente in strumenti di debito come obbligazioni e cambiali. Cercano redditi regolari attraverso pagamenti di interessi.
  • Fondi azionari: Prediligono gli investimenti in azioni e altri strumenti di partecipazione nelle imprese. Offrono la possibilità di crescita attraverso l’apprezzamento del valore delle azioni.
  • Fondi misti: Combinano attivi a reddito fisso e variabile in proporzioni diverse. Cerca di bilanciare rischi e rendimenti, adattandosi a diversi profili di investitori.
  • Fondi indicizzati: Riproducono le prestazioni di un indice specifico, come l’IBEX 35. Il loro obiettivo è di eguagliare l’andamento dell’indice di riferimento.
  • Fondi subordinati: Sono fondi che investono in un unico fondo comune di investimento, ed è questo fondo sottostante che si occupa di investire in diversi attivi.
  • Fondi monetari: Si concentrano su strumenti a breve termine e alta liquidità, come i depositi a termine. Offrono stabilità e sicurezza con rendimenti modesti.
  • Fondi a rendimento assoluto: Cercano di ottenere rendimenti positivi indipendentemente dalle condizioni di mercato. Utilizzano strategie diverse per raggiungere questo obiettivo.
  • Fondi negoziati in borsa (ETF): Negociati in borsa, seguono un indice specifico e permettono agli investitori di comprare o vendere azioni in modo simile alle azioni tradizionali.
  • Fondi di investimento libero (hedge funds): Utilizzano strategie varie, come il leverage e i derivati, per cercare rendimenti superiori. Sono rivolti a investitori sofisticati e hanno una maggiore flessibilità nei loro investimenti.
  • Fondi di fondi: Investono in altri fondi anziché in attivi diretti. Cerca la diversificazione attraverso la gestione di diversi portafogli di fondi.

In ogni fondo, agiscono due attori principali. Da un lato, la società di gestione, che prende decisioni di investimento e utilizza quindi il capitale fornito dai partecipanti (gli investitori) per investire negli attivi di cui si tratta. Dall’altro, la società depositaria, che è responsabile della custodia del patrimonio (valori, denaro) del fondo.

Investimento collettivo tramite crowdfunding

Come non parlare del crowdfunding immobiliare, a cui ci dedichiamo in Urbanitae. In un certo senso, la filosofia alla base di Urbanitae è la stessa che abbiamo spiegato all’inizio dell’articolo: democratizzare l’accesso all’investimento. Il crowdfunding immobiliare elimina le barriere all’ingresso dell’investimento immobiliare, consentendo di investire in molti attivi con poco denaro. La chiave è proprio che molti investano anziché uno solo.

Un altro vantaggio del crowdfunding immobiliare è che mira a rendimenti superiori rispetto all’investimento tradizionale in immobili, che si attesta intorno al 7% lordo. Investendo nella promozione immobiliare (nei progetti di plusvalenza) o nei prestiti ai promotori, gli obiettivi di rendimento sono, nel primo caso, di circa 12-18% e, nel secondo, del 9-11%. E, come nel caso dei fondi, il crowdfunding è regolamentato dalla Commissione nazionale per il mercato dei valori mobiliari (CNMV).

In sintesi, l’investimento collettivo offre una vasta gamma di opzioni, dai tradizionali fondi comuni di investimento a forme più specializzate come il crowdfunding immobiliare. La chiave del successo sta nel comprendere le caratteristiche di ciascun tipo, capire in cosa stiamo investendo, valutare i rischi e allineare gli investimenti con gli obiettivi finanziari individuali. E tu? Hai già iniziato a investire?

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