“Voglio che Urbanitae sia la prima scelta per investire in immobili”
Da Urbanitae, il nostro obiettivo è democratizzare gli investimenti immobiliari, il che significa, in ultima analisi, che “chiunque voglia investire nell’immobiliare dovrebbe pensare prima a Urbanitae e poi all’acquisto di un appartamento”. Sono parole del nostro CEO, Diego Bestard, in una recente intervista alla rivista “Capital”.
Durante l’intervista, Diego Bestard offre un ampio panorama sulla situazione attuale degli investimenti immobiliari e, naturalmente, sul presente e il futuro di Urbanitae.
Il rimbalzo degli investimenti immobiliari nel 2024
Gli effetti dell’incremento dei tassi di interesse si sono fatti sentire nel settore immobiliare nel 2022 e nel 2023. Secondo CBRE, l’anno scorso gli investimenti immobiliari in Spagna sono diminuiti del 36%, dopo un anno record. “I grandi gruppi di investitori globali hanno smesso di investire nell’immobiliare per concentrarsi su attività che, per rischio o rendimento, avevano più senso per loro in questo momento di tassi elevati”, spiega Bestard.
È importante notare che, nel caso di Urbanitae, la realtà è stata esattamente l’opposto. Con oltre 118 milioni di finanziamenti, abbiamo aumentato di oltre l’80% il finanziamento ottenuto l’anno precedente, chiudendo il 2023 con un rendimento annuo del 16%.
Con le diminuzioni dei tassi all’orizzonte, sembra che il 2024 potrebbe essere un anno di ripresa degli investimenti immobiliari: di nuovo secondo CBRE, potrebbe crescere fino al 10% in Spagna. Bestard prevede una ripresa della domanda di abitazioni di nuova costruzione, “anche se continueremo a vedere aumenti dei prezzi delle case a causa della scarsità di offerta”.
Il ruolo delle banche
In questo contesto, le banche sembrano trovarsi in una situazione molto diversa da quella che ha precipitato la crisi del 2008. Come spiega Diego, “in passato, la banca finanziava l’acquisto del terreno, la costruzione, la promozione… l’intero processo. Il promotore rischiava molto poco capitale e assumeva un rischio superiore a quanto potesse permettersi”.
Oggi, come sappiamo in Urbanitae, alle banche è praticamente vietato finanziare il terreno. Inoltre, esse richiedono circa il 50% di pre-vendite e l’ottenimento del permesso di costruzione per concedere prestiti ai promotori.
In questo contesto, Urbanitae emerge come un partner naturale per coprire le esigenze di finanziamento dei promotori a cui la banca non può arrivare. “Nelle oltre 130 operazioni che abbiamo fatto, in circa 100 siamo mano nella mano con la banca, sia perché stiamo finanziando la costruzione con la banca sia perché la banca stessa ci ha portato l’operazione affinché entriamo nel capitale e loro possano poi finanziare il debito”, spiega il nostro CEO.
Francia, Portogallo, Italia… America?
Per quanto riguarda Urbanitae, l’espansione internazionale è uno dei nostri obiettivi strategici per il 2024. Abbiamo appena annunciato l’ampliamento del nostro team in Francia e Portogallo. Ci aspettiamo che l’aggiunta di José María Carpio e Simão Cruz dia i suoi primi frutti durante il primo trimestre dell’anno. L’Italia è il prossimo passo, ma Bestard non esclude nuovi mercati: “Non escludiamo la possibilità di entrare nel Regno Unito o, eventualmente, addirittura saltare in America. Probabilmente più negli Stati Uniti che in America Latina, per iniziare”.
Perché investire nel crowdfunding
L’accettazione del crowdfunding immobiliare e, in particolare, del modello proposto da Urbanitae, è cruciale nei piani futuri. In questo senso, il nostro CEO sottolinea i vantaggi dell’investimento immobiliare attraverso il crowdfunding: la possibilità di diversificare in 20 o 40 attività diverse; investire in un’attività che conserva molto bene il suo valore e la semplicità: “È importante capire dove stiamo investendo, e l’immobiliare lo permette, è qualcosa che si può toccare”.
Vuoi saperne di più? Nell’intervista, Diego parla di come vede Urbanitae tra cinque anni, di ciò che muove l’azienda, della sostenibilità e dà persino consigli agli imprenditori. Ti invitiamo a leggerla!