Bilancio e crescita del crowdfunding immobiliare nel 2023
L’esplosione del crowdfunding immobiliare a livello globale è innegabile. Il rafforzamento dell’accesso al finanziamento tradizionale, lo sviluppo tecnologico e la regolamentazione del settore hanno spinto con forza questo nuovo modello di finanziamento che si afferma sia in termini di volume di crescita che di fiducia degli investitori. Infatti, con poco più di un decennio di esperienza, il crowdfunding inizia a equipararsi alle formule tradizionali (banche, fondi di venture capital…) lasciando alle spalle il ruolo secondario di qualche anno fa. I vantaggi sono evidenti: i promotori immobiliari hanno accesso a liquidità in modo rapido e affidabile; e gli investitori al dettaglio partecipano a un rendimento interessante potendo accedere a tipologie di attività che prima non erano alla loro portata. I dati lo confermano. A livello globale, il crowdfunding immobiliare aveva accumulato oltre 45,2 miliardi di euro nel 2022, secondo i dati dell’ultimo rapporto Real Estate-Crowdfunding Report, redatto dal gruppo di ricerca dell’Osservatorio del Crowdinvesting dell’Università Politecnica di Milano e dalla piattaforma italiana di crowdfunding immobiliare Walliance. Così, rispetto ai 36 miliardi accumulati entro la fine del 2021, si è assistito a una significativa ripresa dopo la pausa della pandemia, con un aumento del 25,5%.
Distribuzione del mercato
Questo significativo aumento si riflette anche nel mercato dell’UE, che totalizza 9,8 miliardi di euro in operazioni di finanziamento, di cui 2,8 miliardi corrispondono al 2022. In termini di volume, la Francia, con 1,3 miliardi di euro raccolti, seguita dalla Germania con 629 milioni di euro e dall’Estonia con 210 milioni di euro, emergono come i mercati più potenti. La Spagna, d’altra parte, ha accumulato 116 milioni di euro nel 2022. Sebbene, in termini globali, gli Stati Uniti si pongano come il principale mercato, sia in numero di piattaforme attive che in capitale raccolto, davanti all’Europa, con un volume cumulativo di finanziamento di oltre 25.000 miliardi di euro. Nel resto del mondo, il crowdfunding immobiliare ha accumulato circa 10,3 miliardi di euro. Il rapporto analizza anche un totale di 146 piattaforme di crowdfunding, di cui 79 operano nell’Unione Europea. Con 12.210 progetti finanziati e 7,43 miliardi di euro, queste aziende rappresentano il 76% dell’ecosistema. Altre 24 piattaforme operano negli Stati Uniti e 43 nel resto del mondo.
Urbanitae, tra le prime 25 piattaforme in Europa
Nel contesto europeo, solo due piattaforme spagnole si collocano tra le prime 25 per fatturato. Urbanitae, la prima posizionata al 16° posto, è anche la piattaforma leader in redditività in tutta l’Unione Europea, con una media annua del 16%. Questa posizione di rilievo è destinata a salire nel ranking del 2023, anno che si concluderà con oltre 130 progetti finanziati e un volume superiore a 200 milioni di euro.
Potenziale del crowdfunding in Spagna
Le stime per il mercato globale del crowdfunding immobiliare sono anche ottimistiche, e secondo questo rapporto potrebbero superarsi i 30 miliardi di dollari negli Stati Uniti, 12 miliardi di euro nell’Unione Europea e 11 miliardi di euro nel resto del mondo. Per quanto riguarda la Spagna, il nostro CEO, Diego Bestard, ha affermato in una recente intervista pubblicata su El Economista che il potenziale di crescita del crowdfunding è enorme. “In altri paesi del nostro ambiente, il finanziamento alternativo rappresenta tra il 40 e il 60% del totale nell’immobiliare. In Spagna vengono concessi circa 10 miliardi di euro di credito per sviluppatori ogni anno. Considerando questi numeri, potremmo dire che abbiamo uno scarto di 4-5 miliardi di euro che potrebbero essere canalizzati attraverso il crowdfunding. Inoltre, se consideriamo che nel nostro paese ci sono oltre 1,3 bilioni di euro in depositi, le possibilità di crescita sono esponenziali”, afferma Bestard.