Il flex living emerge con forza in Spagna
I tempi cambiano e, con essi, il nostro modo di vivere. Nell’era digitale e in un mondo in cui la flessibilità è fondamentale, il mercato immobiliare in Spagna e nel resto del mondo si sta reinventando con nuove formule e tendenze come il flex living.
Gli alloggi flessibili stanno ridefinendo il concetto di abitazione in Spagna. Come in altri paesi europei, questa nuova modalità di affitto sta emergendo con forza, soprattutto nelle grandi città dove la domanda di abitazioni è elevata e l’offerta è scarsa e/o inaccessibile. Offre servizi, comfort e comunità agli inquilini senza impegni a lungo termine. Per molti è un’evoluzione del co-living, ma più orientata ai giovani professionisti e ai nomadi digitali che cercano soggiorni temporanei.
La Francia è il mercato con il maggior numero di unità operative di Flex Living in Europa e la Spagna è il paese a crescita più rapida. Secondo i dati del rapporto “Il mercato Flex Living in Spagna” elaborato dalla consulenza immobiliare internazionale JLL, il settore nel nostro paese ha registrato una crescita notevole negli ultimi anni. Dal 2019 ha accumulato più di 560 milioni di investimenti, di cui 140 milioni sono stati transati nel 2023. Secondo i dati forniti da JLL, attualmente ci sono più di 21.000 posti letto in portafoglio. Il futuro punta anche alla crescita. Secondo le previsioni della consulenza, la Spagna sarà il terzo paese europeo con il maggior numero di posti flex living nel 2026, superata solo da Francia e Regno Unito.
Come afferma Manuel Pardo, Direttore di Living di JLL Spagna, “in Spagna ci troviamo di fronte a una carenza di letti sia in affitto che in vendita. Il concetto di flex living emerge come una soluzione per alleviare lo squilibrio esistente tra domanda e offerta, soprattutto nelle zone dove la pressione dei prezzi è maggiore. E a differenza di altre classi di asset, la Spagna guida la produzione di unità Flex.”
Madrid concentra la maggior parte dell’offerta
Il flex living ha una presenza più forte nelle grandi capitali. Madrid accumula la maggior parte dell’offerta attuale con più di 6.000 letti in stock e circa 16.000 in progetto. La maggior parte si trova intorno alla M-30 ed è più orientata ai soggiorni brevi. Tuttavia, ci sono anche progetti futuri che saranno situati alla periferia della capitale, nei nuovi quartieri.
Barcellona conta 2.200 posti e nei prossimi anni sono previsti l’aggiunta di 2.600 nuovi letti. Un altro centro urbano con un’offerta significativa è Valencia, che dispone di 1.100 posti in stock e più di 880 nuovi letti previsti.
Guipúzcoa, con 646 posti esistenti e 693 previsti; Málaga con 451 già sviluppati e 636 in processo; e Vizcaya con 176 letti in asset flex e 730 in previsione, sono altre città spagnole che attraggono questa nuova modalità.
Principali operatori
Stoneshield Capital ha guidato uno dei recenti investimenti nel flex living a Madrid, dove costruirà 3.500 posti di residenze flessibili a Valdebebas, che rappresenterà un investimento di 500 milioni di euro. Greystar, Bain Capital o Kora Living sono altri operatori che stanno sviluppando asset in tutta la penisola e gestiranno circa 1.700 letti nei prossimi tre anni, secondo JLL. Da parte sua, Smart Rental Group opera per terzi e conta quasi 1.500 letti in diverse modalità. Altre aziende notevoli in questo settore sono Flipco, Livensa Studios, Cotown o la joint venture tra Dazia e Aermont. Anche giocatori e promotori tradizionali come Aedas e Culmia, e più recentemente Vía Ágora, stanno già pianificando il loro ingresso in questo mercato.
La Spagna raddoppierà la sua offerta entro il 2027
Inoltre, secondo le previsioni di Atlas RE, tra gli asset già operativi e quelli annunciati per lo sviluppo, si prevede che saranno attive 26.776 unità in 302 edifici entro il 2027. Ciò significa che la Spagna raddoppierà la sua offerta di affitti a medio termine nei prossimi anni.
Attraente per gli investitori
Il decollo del settore del flex living è di nuovo un segmento molto attraente per gli investitori, che hanno scelto di diversificare il loro portafoglio negli ultimi anni, incorporando asset flex living nei loro portafogli. JLL sottolinea che molte operazioni sono strutturate tramite promozione diretta o formazione di joint venture. Urbanitae si è anche unita alla moda del flex living con il recente lancio del progetto Oceánika a Torremolinos (Málaga). L’operazione consisteva nell’acquisizione di un vecchio hotel con 180 camere per convertirlo in flex living e in un centro commerciale di medie dimensioni per la sua successiva vendita a un investitore istituzionale.