Cresce la fiducia negli investimenti in logistica

È il boom dell'investimento logistico in Spagna.

Cresce la fiducia negli investimenti in logistica

Il boom del commercio elettronico e la necessità di catene di approvvigionamento più efficienti sono alla base della spinta agli investimenti nella logistica. Le onnipresenti consegne rapide richiedono infrastrutture moderne e ben posizionate. In questo articolo esaminiamo lo stato degli investimenti in logistica in Spagna.

L’anno scorso, la logistica è stato il terzo settore che ha attirato più investimenti nel settore immobiliare. In totale, 1.500 milioni di euro, secondo i dati di CG Capital Europe. La cifra rappresenta un calo del 35% rispetto al 2022. La diminuzione è stata attribuita, secondo la banca d’investimento, alla cautela degli investitori e all’aumento del costo del finanziamento. A febbraio 2023, la BCE ha aumentato i tassi di interesse al 3%, chiudendo l’anno al 4,50%.

Nel primo trimestre del 2024, gli investimenti in logistica sono diminuiti dello 0,8% secondo i dati di Colliers. Tuttavia, la cifra è superiore del 9,2% alla media trimestrale del 2023. Gli analisti riconoscono il rallentamento dell’attività a causa dell’esigenza degli investitori di una maggiore redditività. Il segmento ha chiuso l’anno scorso con un rendimento del 5,3%, superato solo dai centri commerciali (7,2%) e davanti agli uffici (4,84%) e al High Street (4,1%), secondo CG Capital Europe.

Un futuro promettente

Ma gli esperti concordano anche sul fatto che la seconda metà dell’anno sarà migliore. Colliers indica che la logistica “continua a essere una scommessa sicura per il futuro”, dato il 17% di crescita del commercio elettronico. CBRE, dal canto suo, parla di “recupero della fiducia”. L’indice elaborato dalla società di consulenza è al 54,4, rispetto al 51,2 del 2023 e, infatti, superiore al 54 del 2022.

Così, nonostante le cifre del primo trimestre, il 64% degli operatori logistici prevede di aumentare il proprio investimento nel settore nei prossimi dodici mesi. La cautela non scompare: il 34% degli operatori logistici prevede che le condizioni aziendali saranno più difficili nei prossimi dodici mesi, rispetto al 24% che stima condizioni più favorevoli. Ma il 36% prevede anche un aumento dei profitti.

Uno dei motivi è l’adattamento del settore alle “disruzioni della catena di approvvigionamento”. Va ricordato che i problemi nelle catene di approvvigionamento risalgono al 2021. La pandemia le ha messe a dura prova in tutto il mondo, e la rapida riapertura dell’economia, soprattutto verso la seconda metà del 2021, ha messo alla prova la capacità del sistema di soddisfare la domanda. La guerra in Ucraina, iniziata a febbraio 2022, ha aggiunto nuove difficoltà.

Il potere del commercio online

Come abbiamo detto, il commercio elettronico è uno dei principali motori della crescita nel settore logistico. Man mano che i consumatori cambiano le loro abitudini di acquisto verso le piattaforme online, la domanda di spazi logistici moderni e ben ubicati è aumentata considerevolmente. Aziende come Amazon, Zalando e altre grandi piattaforme necessitano di centri di distribuzione e magazzini per gestire il crescente volume di ordini e garantire consegne rapide ed efficienti.

Di conseguenza, la modernizzazione delle infrastrutture logistiche è un’altra tendenza chiave che spinge gli investimenti in questo settore. I magazzini e i centri di distribuzione devono essere più grandi, tecnologicamente avanzati e strategicamente posizionati per soddisfare le esigenze delle catene di approvvigionamento attuali. Questo include l’integrazione di tecnologie come l’automazione, l’intelligenza artificiale e i sistemi di gestione dei magazzini che migliorano l’efficienza e riducono i costi operativi.

Barcellona, Madrid e Valencia, in testa

I tre principali mercati logistici in Spagna – Barcellona, Madrid e Valencia – concentrano l’87% delle operazioni effettuate nel primo trimestre. Così, dei 375 milioni di investimenti registrati tra gennaio e marzo, Madrid ha catturato 134 (36%), Barcellona 156 (42%) e Valencia 35 (9%). Da segnalare il comportamento di Madrid, che ha migliorato del 190% il volume degli investimenti rispetto al primo trimestre del 2023.

Per quanto riguarda la superficie contrattata, Madrid ha assorbito un totale di 232.000 metri quadrati di superficie logistica tra gennaio e marzo, un 50% in più rispetto al trimestre precedente e un 6% in più rispetto a un anno fa. Il mercato catalano registra un calo annuo del 65%, con 75.000 metri quadrati contrattati, e Valencia, con 23.000 metri quadrati, segna una diminuzione del 70% rispetto al primo trimestre del 2023.

In sintesi, gli investimenti immobiliari in logistica in Spagna offrono opportunità interessanti per gli investitori che cercano di diversificare i loro portafogli e beneficiare della crescita del commercio elettronico e della modernizzazione delle infrastrutture. Con la sua posizione strategica, la crescita del commercio elettronico e i miglioramenti nelle infrastrutture, la Spagna si posiziona come un mercato chiave nel settore logistico, nonostante le sfide come la concorrenza, le normative e la necessità di adattarsi alla tecnologia.

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