La riforma fiscale influisce sull’investitore privato nel settore immobiliare?
Negli ultimi mesi, la riforma fiscale approvata dal governo spagnolo ha generato un intenso dibattito che ha interessato diversi ambiti dell’economia, tra cui quello immobiliare. Il settore, che ha contribuito con quasi 177.000 milioni al PIL spagnolo secondo l’INE, ha vissuto una grande incertezza vedendo che questi cambiamenti fiscali potevano influire negativamente, aumentando il carico fiscale.
In questo senso, le modifiche hanno suscitato dubbi tra i piccoli investitori immobiliari, che si chiedono: Quali cambiamenti introduce questa riforma? Come influenzerà i loro investimenti? E, soprattutto, come possono continuare a identificare opportunità redditizie in un ambiente così dinamico?
Contestualizzazione: principali cambiamenti della riforma fiscale
La proposta di riforma fiscale di novembre 2024 introduce diversi cambiamenti significativi che influenzano il mercato immobiliare. Secondo quanto riportato dall’IEB, uno degli aspetti più rilevanti è la modifica della tassazione delle società quotate di investimento immobiliare (socimis). Sebbene fosse stata proposta una tassazione delle socimis al 15% sui profitti non distribuiti, questa misura non è stata approvata dal Congresso e la proposta di modifica del regime fiscale delle socimis è stata respinta durante la trattazione della riforma fiscale.
Tuttavia, il governo ha annunciato alcuni giorni fa la sua intenzione di limitare i benefici fiscali delle socimis che investono in abitazioni, applicandoli solo a quelle che offrono affitti accessibili. Questo aggiustamento fiscale non si applicherà alle socimis che operano in altri settori come quello commerciale o logistico. Pertanto, queste socimis continueranno a beneficiare del loro regime fiscale speciale, che consente di tassare al 0% l’imposta sulle società, a condizione che soddisfino i requisiti stabiliti, come distribuire almeno l’80% dei loro profitti in dividendi.
In questo senso, Diego Sánchez de la Cruz, analista economico, afferma che “finalmente la fiscalità delle socimis nel settore residenziale è stata effettivamente modificata, secondo i piani dell’esecutivo. Questo aumento potrebbe influire sui piccoli investitori, che perderebbero l’accesso a uno strumento di investimento comune in gran parte delle economie sviluppate, che, di fatto, serve come strumento per finanziare lo sviluppo di nuove abitazioni”. Inoltre, sottolinea che “le misure più dannose per il settore immobiliare sono state negoziate con Sumar e non sono state incluse nell’accordo finale, ma l’incertezza giuridica persiste e grava sulle performance del settore”.
Implicazioni per l’investitore privato
Per i piccoli investitori, queste modifiche hanno implicazioni significative che è necessario tenere in considerazione quando si pianificano nuove operazioni o si gestiscono quelle già esistenti.
In primo luogo, la riforma introduce un aumento della tassazione sui guadagni patrimoniali derivanti dalla vendita di immobili. Ciò significa che, vendendo una proprietà, l’investitore dovrà destinare una percentuale maggiore dei suoi guadagni alle imposte. Pertanto, sarà fondamentale effettuare un’analisi più approfondita del ritorno netto atteso prima di effettuare qualsiasi transazione.
D’altra parte, la riduzione dell’imposta sulle trasmissioni patrimoniali (ITP) per i giovani investitori rappresenta un’ottima opportunità per chi soddisfa i requisiti. Questa misura non solo riduce il costo iniziale di acquisizione, ma migliora anche il rendimento degli investimenti a lungo termine. Se hai meno di 40 anni e stai considerando l’acquisto di un immobile, questo potrebbe essere il momento ideale per fare il passo.
Riguardo all’impatto generale di queste misure sulla promozione di nuove costruzioni, Sánchez de la Cruz osserva che “non ci sono stati cambiamenti positivi che rilanceranno in modo significativo lo sviluppo di nuove costruzioni. La chiave per aumentare sostanzialmente la promozione di nuove costruzioni è mobilitare il suolo e ridurre gli ostacoli burocratici, così come i tempi di elaborazione urbanistica, quindi sono i governi autonomi che devono rompere con il paradigma attuale”.
La riforma prevede anche incentivi legati all’efficienza energetica e alla riabilitazione delle abitazioni. Secondo il Real Decreto 9/2024, le deduzioni per le spese in riscaldamento, climatizzazione e riduzione dei consumi energetici nelle abitazioni sono estese fino al 31 dicembre 2025. Inoltre, fino al 31 dicembre 2026, si applicano deduzioni per la riabilitazione energetica.
In questo senso, l’esperto riconosce che “queste misure sono benvenute, ma il loro impatto è stato finora molto limitato, poiché sono inserite in un contesto generale in cui sono state adottate troppe misure che aumentano il carico fiscale per i contribuenti e le aziende a cui ora vengono offerti questi incentivi”.
Elementi chiave per dichiarare gli investimenti con Urbanitae
Comprendere l’impatto fiscale di queste riforme sui nostri investimenti è cruciale. In questo senso, questi cambiamenti sembrano non influire su come vengono tassati gli investimenti nelle piattaforme di crowdfunding immobiliare come Urbanitae, ma con la campagna fiscale 2024 alle porte, è importante tenere in considerazione come dichiarare i benefici ottenuti da questo tipo di investimento:
In primo luogo, i guadagni ottenuti tramite Urbanitae sono considerati guadagni patrimoniali e vengono tassati nell’IRPF nella base del risparmio, con aliquote che vanno dal 19% al 26%, a seconda dell’importo ottenuto. Se vendi le tue partecipazioni prima dei 12 mesi, i rendimenti vengono inclusi nella base generale dell’IRPF, il che potrebbe comportare una tassazione più alta.
Per quanto riguarda i dividendi che puoi ricevere dai progetti, devono essere anch’essi dichiarati come redditi da capitale mobiliare. Questi sono tassati nella base del risparmio con aliquote che vanno dal 19% al 23%, a seconda del totale dei redditi.
Se uno dei progetti non ha generato i benefici previsti, puoi compensare le perdite con altri guadagni patrimoniali, riducendo così la tua base imponibile. Inoltre, se non puoi compensare la perdita nello stesso esercizio, puoi riportarla negli anni successivi.
Infine, Urbanitae ti fornirà tutta la documentazione necessaria, come i rapporti di redditività e i rendimenti, per facilitare il processo. Se hai dubbi, è consigliabile avvalersi della consulenza di un esperto fiscale per assicurarti che la dichiarazione venga effettuata correttamente.Riforma fiscale